L'Amorosa in inverno
Ti accoglie il profumo della legna che arde nei camini, la nebbia che a volte pare isolare il borgo dal resto del mondo per riportarlo nel passato, mura calde ti circondano mentre lentamente sorseggi un buon bicchiere di vino. Nelle terre intorno alla Locanda dell'Amorosa ogni stagione è ben definita dai colori del paesaggio e dai profumi dell'aria, cento volte ci si viene, cento volte ci si vuole ritornare, ogni volta una sorpresa, mai monotona ripetizione.
Le giornate si accorciano, l'ora del tè si confonde con l'ora dell'aperitivo, i sapori della cena si fanno più intensi: olio nuovo di frantoio, paste con il tartufo bianco o con sughi di caccia, carni “pregiate” per sapori e cotture, carni povere ma deliziose come salsicce e costolecci, formaggi stagionati, dolci di cioccolata.
Ed ancora i vini, quelli corposi delle grandi annate, aiutano a meditare, scaldano il cuore, predispongono l'animo all'ottimismo. La gente è disponibile alla chiacchiera, si gusta il piacere del tempo che passa lentamente. Si cercano idee per un regalo diverso, si sogna una casa in campagna in cima ad un poggio, segnata da un isolato cipresso, protetta da una secolare quercia.
Così come d'estate si apprezza il fresco delle grandi e piccole chiese, così d'inverno si cerca il tepore nelle sale dei meravigliosi musei: le emozioni aumentano nel silenzio di una sala ricca di arte ma vuota di persone. Nella campagna, apparentemente addormentata, il lavoro continua: la raccolta delle olive, la potatura delle viti, l'aratura dei campi, la semina del grano, il suo rapido e verde spuntare quasi a garantire che arriverà anche la primavera e poi l'estate.
Per questo e tanto altro all'Amorosa “facile è arrivare, difficile partire”.